Storia di Traversara
Origini
Ai piedi dell'argine sinistro del fiume Lamone Traversara ha il suo maggior abitato. L'antichità di Traversara ascende fino all'era romana e ne sono prova le monete imperiali che si vanno trovando nel suo suolo, quantunque si sia alzato da quello che fu, per il suo inseparabile vicino, il Lamone, il quale più volte cambiò letto. Ma di quell'antico tempo non si hanno altre memorie. Ben se ne hanno almeno per le storie di tempi relativamente più vicini e si sa che Teodoro Traversari, prefetto di Ravenna imperante Odoacre, fece edificare presso le sponde del Lamone un castello che dal proprio cognome si chiamo Traversara.
Il castello
A quei tempi il castello di Traversara, per molti secoli, fu forte e bello: sostenne gloriosamente molte fazioni e coloro che osarono mettersi contro di esso, ne ebbero la peggio.
Tra le vittime malcapitate dei Traversari e delle loro schiere, bisogna mettere anche Bagnacavallo.
Nel 1205 Malvicino II, signore di Bagnacavallo, veniva assalito dai Faentini, i quali distrussero la rocca bagnacavallese dalle fondamente, arsero le case e condussero a Faenza i miseri abitanti che non erano riusciti a fuggire. All’impresa avevano cooperato dal loro castello di Traversara, con quattrocento cavalieri, i Traversari allora signori di Ravenna.
Nel 1281 Giovanni d’Appia tentò l’assalto al castello, ma quando da questo ne uscì Guglielmo Traversari con i suoi armati, il d’Appia fu costretto a fuggire e dirigersi altrove.
Distruzione del castello
Nel 1303, contro il divieto dei polentani e del senato di Ravenna, Pietro Traversari aveva trasportato nel suo castello una grande quantità di grano e di altre vettovaglie considerando ingiusto il divieto di trasporto a lui imposto, mentre era stato accordato dal senato al conte Bernardino da Cunio la facoltà di portare nei castelli la sua giurisdizione le briade raccolte nelle sue proprietà che si trovavano nel Ravennate.
Il senato, che faceva ogni cosa a modo dei polentani, fece un decreto che condannava la fine del castello: infatti venne completamente distrutto dalle fondamenta. Pare che il castello dei Traversari fosse situtato a circa un miglio dall’argine sinistro del fiume Lamone, nei pressi dell’attuale cimitero.
Esilio dei Traversari
I Traversari esularono parte in Venezia, e parte a Portico di Romagna, ove nel 1386 nasceva il famoso umanista Ambrogio Traversari detto Ambrogio Camaldolese, che doveva essere una delle figure più illustri della famiglia di Traversara.
Molte famiglie bagnacavallesi più distinte sono originarie di Traversara e per tutte giova notare quella dei Conti Ercolani che vi abitò fino al 1499.